Modelli ottici, campi applicativi e accessori
Lo Stereomicroscopio
Lo stereomicroscopio ottico è uno strumento ottico che fornisce un’immagine tridimensionale di un oggetto. Utilizzano due oculari separati per fornire una vista stereoscopica, consentendo all’osservatore di percepire la profondità dell’oggetto in esame.
I sistemi ottici
Esistono due tipologie di stereomicroscopi ottici, o stereoscopici, progettati per soddisfare esigenze specifiche in vari settori:
Stereomicroscopi Greenough
Questa è la configurazione più comune per gli stereomicroscopi. Utilizza un sistema ottico che consiste in due percorsi ottici separati per ciascun oculare. Questo design fornisce un’immagine tridimensionale con una maggiore profondità di campo.
Stereomicroscopi Galileiano CMO (Common Main Objective)
In questa configurazione, i due percorsi ottici convergono in un unico obiettivo principale. Questo design permette di avere un’immagine più nitida e contrastata, ed è spesso utilizzato per applicazioni che richiedono un’alta risoluzione.
Gli stereomicroscopi hanno un sistema ottico a zoom che consente di variare il rapporto di ingrandimento senza cambiare l’obiettivo. Questo offre una maggiore flessibilità nell’osservazione di oggetti di diverse dimensioni e consente di ottenere ingrandimenti continui.
Zoom Ratio
Il “zoom ratio” (rapporto di zoom) in uno stereomicroscopio si riferisce al rapporto tra il più alto e il più basso ingrandimento ottenibile utilizzando la funzione di zoom del microscopio. È espresso come un numero che indica quante volte il campione può essere ingrandito o ridotto rispetto alla sua dimensione originale.
Ad esempio, se uno stereomicroscopio ha un zoom ratio di 10:1, significa che il campione può essere ingrandito fino a 10 volte la sua dimensione originale utilizzando la funzione di zoom massima del microscopio. Allo stesso modo, può essere ridotto fino a 1/10 della sua dimensione originale utilizzando la funzione di zoom minima.
Il rapporto di zoom fornisce un’indicazione della versatilità dello stereomicroscopio e della gamma di ingrandimenti disponibili per l’osservazione dei campioni. Un rapporto di zoom più elevato offre una maggiore flessibilità nell’osservazione di oggetti di diverse dimensioni e nella visualizzazione dei dettagli a diverse scale.
Campi applicativi
I settori di impiego di questi strumenti sono molti e molto differenti tra di loro e le caratteristiche ottiche ne consentono l’uso in molti campi applicativi. In generale, i stereomicroscopi ottici offrono una visione tridimensionale e dettagliata degli oggetti osservati, rendendoli strumenti versatili e indispensabili in una vasta gamma di settori e applicazioni scientifiche e industriali.
Biologia e Medicina: in biologia, i stereomicroscopi ottici vengono utilizzati per osservare piccoli organismi, tessuti biologici e campioni di laboratorio con una maggiore profondità e dettaglio rispetto ai microscopi tradizionali. In medicina, sono utilizzati per l’esame di tessuti biologici durante interventi chirurgici o per l’ispezione di campioni clinici.
Industria e Manifattura: nei settori industriali e manifatturieri, i stereomicroscopi ottici vengono impiegati per l’ispezione di componenti elettronici, meccanici e di precisione. Possono essere utilizzati per controllare la qualità dei prodotti, esaminare la struttura di materiali e individuare difetti.
Numismatica e Gemmologia: in ambito numismatico, i stereomicroscopi ottici sono utilizzati per esaminare monete e banconote al fine di identificarne l’autenticità, analizzare i dettagli incisi e valutarne lo stato di conservazione. In gemmologia, sono impiegati per l’analisi di pietre preziose e gioielli al fine di determinarne la qualità e l’autenticità.
Entomologia e Scienze ambientali: in entomologia, i stereomicroscopi ottici sono utilizzati per lo studio degli insetti e dei loro habitat. Possono essere impiegati anche nelle scienze ambientali per l’analisi di campioni di suolo, vegetali e campioni biologici raccolti in natura.
Educazione e Ricerca scientifica: i stereomicroscopi ottici sono utilizzati in laboratori didattici e di ricerca scientifica per l’osservazione e lo studio di vari oggetti e fenomeni. Sono strumenti importanti per l’insegnamento delle scienze biologiche, fisiche e naturali.
Stativi e supporti di sostegno
In base all’applicazione di osservazione esistono molteplici soluzioni per il supporto dello stereomicroscopio.
I supporti da banco sono i più utilizzati in biologia, entomologia e in tutte quelle situazioni dove i campioni da osservare sono di dimensioni che permettono la manipolazione su una base d’appoggio fissa e stabile.
In altri casi, come per l’osservazione di componenti meccanici, componenti elettronici, lavorazioni di gioielli, esistono dei supporti a braccio mobile che consentono di posizionare correttamente lo stereomicroscopio per agevolare l’osservazione del campione.
Le soluzioni applicabili sono molteplici e consentono una personalizzazione completa secondo le esigenze.
Illuminazione del campione
I sistemi di illuminazione per gli stereomicroscopi sono fondamentali per ottenere immagini chiare e dettagliate durante l’osservazione di campioni tridimensionali. Creare con la luce le giuste “ombre” consente ad esempio di evidenziare meglio i dettagli, zone che con una illuminazione “piatta” non risulterebbero all’osservatore.
Esistono diversi tipi di sistemi di illuminazione utilizzati nei microscopi stereoscopici, tra cui:
Illuminazione a luce trasmessa: questo sistema utilizza una sorgente di luce posta sotto il campione per illuminarlo. La luce trasmessa attraversa il campione e può essere utile per l’osservazione di oggetti trasparenti.
Illuminazione a luce incidente: in questo sistema, la luce viene diretta verso il campione dall’alto, con un angolo specifico. Questo tipo di illuminazione è utile per evidenziare le caratteristiche superficiali del campione, come la morfologia dei minerali o la topografia di campioni non trasparenti.
Illuminazione a luce riflessa: questo sistema utilizza una fonte di luce posta sopra il campione, con un angolo di incidenza variabile, per illuminare il campione da diverse angolazioni. Questo permette di evidenziare i dettagli superficiali del campione e di creare effetti di ombreggiatura che possono migliorare la visualizzazione dei dettagli.
Illuminazione a fluorescenza: questo sistema utilizza una sorgente di luce ultravioletta per eccitare i fluorofori presenti nel campione, che emettono luce fluorescente. È utilizzato per l’analisi di campioni che emettono fluorescenza, come tessuti biologici, vegetali o materiali fluorescenti.
Illuminazione a luce polarizzata: la luce viene polarizzata, e un secondo polarizzatore permette di controllare l’angolo di polarizzazione della luce riflessa. Per l’analisi di strutture cristalline.
Gemmologia: esistono anche specifiche tecniche di illuminazione per l’osservazione di gemme o pietre preziose che consentono una qualità di illuminazione che permette di osservare la qualità dell’oggetto o sue impurità.
Questi sono solo alcuni dei sistemi di illuminazione utilizzati nei microscopi stereoscopici, e la scelta del sistema dipende spesso dal tipo di campione e dall’applicazione specifica dell’osservazione.
Il mondo degli stereomicroscopi, sia per le innumerevoli applicazioni sia per la quantità di soluzioni d’ingrandimento e di supporto, è estremamente vasto. I sistemi di illuminazione sono una parte determinante per avere le corrette prestazioni dello strumento.
La giusta configurazione dipende quindi da molteplici fattori.
Come sempre Sintak s.r.l. può aiutarvi nella giusta scelta dei componenti in base alle vostre esigenze e definire il miglior setup per il vostro stereomicroscopio per qualsiasi applicazione richiesta.
Per questo vi invitiamo a contattarci per approfondire la scelta migliore per voi.
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